Milano, Galleria Giò Marconi, “Disegni di Aldo Rossi”, aprile-maggio 2008 Presentazione della monografia curata da Germano Celant

La Galleria Gio’ Marconi presenta “Disegni di Aldo Rossi”, a circa dieci anni dalla sua ultima personale a Milano. La mostra riunisce da trentacinque a quaranta opere che toccano molti punti fondamentali del suo percorso progettuale, dagli anni Sessanta agli anni Novanta.
Le architetture disegnate da Rossi, con acquerelli o matita nera, con pennarelli o collage e tecnica mista, con matite colorate o tempera, hanno sempre accompagnato il suo lavoro di progettista: dai celebri studi per il Gallaratese di Milano (dal 1968) ai progetti per il Cimitero di San Cataldo a Modena (dal 1971), dai disegni per l’Hotel Il Palazzo di Fukuoka (dal 1987) agli schizzi per lo Showroom Ambiente a Tokyo (dal 1989), il disegno è sempre stato un ulteriore elemento di verifica del progetto in via di sviluppo, una riflessione a posteriori sull’architettura costruita, una felice inclinazione e una grande passione.
La selezione delle opere in mostra ripropone agli occhi del pubblico, dopo molti anni di assenza, non solo il legame profondo dell’Architetto con il disegno e il suo inesauribile desiderio di elaborazione del progetto attraverso di esso, ma anche il valore unico dei disegni e degli studi come opera d’arte perché “nell’apparente copia di un disegno emerge la conoscenza come dato o interesse attuale ed è il progetto stesso che diventa memoria. Così è il progetto e non l’oggetto che diventa memoria. I fondi, gli skyline di molti miei disegni (ciminiere, case, periferie, torri) sono così la memoria di cose viste, come il progetto stesso è una cosa vista che è sempre irripetibile anche nella citazione. La citazione non è quindi, come alcuni pensano, sostituzione, ma parte della esperienza stessa.”

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