ALDO ROSSI DESIGN 1960-1997-Talk e proiezioni di film e documentari

In occasione della mostra “Aldo Rossi. Design 1960-1997″, a cura di Chiara Spangaro, in corso fino al 2 ottobre 2022, il Museo del Novecento di Milano presenta un ricco public program: talk e proiezioni di film e documentari che, attraverso un dialogo interdisciplinare tra le arti, caratteristico della contemporaneità, approfondiscono la figura dell’architetto, designer, teorico e critico, tra i protagonisti della cultura visiva del XX secolo.

8 GIUGNO 2022, ORE 18.00 | PROIEZIONE
Museo del Novecento, piano terra
Piazza Duomo 8 – Milano
Ingresso gratuito con prenotazione

Presentano Francesca Molteni, regista del documentario Aldo Rossi Design e l’architetto Franco Raggi

Anteprima del documentario: Aldo Rossi Design (2022) regia di Francesca Molteni e Mattia Colombo.
È il 16 giugno 1990, Palazzo Grassi a Venezia. Entrano gli ospiti in smoking, ad accoglierli ci sono l’Avvocato Gianni Agnelli e sua moglie Marella, accanto a Jay and Cindy Pritzker. “L’architettura, come tutta l’arte, è universale, come la scienza, come l’intelligenza, ma devo ammettere di essere preoccupato e anche molto orgoglioso che sia stato scelto un italiano quest’anno”, dice Gianni Agnelli. Aldo Rossi è, infatti, il primo architetto italiano a ricevere il Pritzker Architecture Prize.
Si apre così il documentario Aldo Rossi Design, realizzato in collaborazione con la Fondazione Aldo Rossi. Rari materiali e video d’archivio, testimonianze inedite, immagini e album di famiglia compongono, con gli scritti del grande architetto, la prima narrazione video dedicata a questo tema.
Un racconto corale che percorre disegni, progetti, prototipi, mobili e oggetti, presentati per la prima volta insieme, con i loro rimandi e analogie, nella mostra Aldo Rossi Design. 1960-1997, al Museo del Novecento di Milano dal 29 aprile al 2 ottobre 2022. La preparazione e l’allestimento del progetto espositivo diventano parte del racconto, come le due micro-architetture che già preludono alle dimensioni più intime e domestiche degli oggetti: il Teatro del Mondo (1979) e Le Cabine dell’Elba (1980 e 1982). Un mondo di oggetti d’affezione che, dal 1979, incontra la produzione industriale e di alto artigianato, con arredi e prodotti d’uso realizzati con Alessi, Artemide, Designtex, Bruno Longoni Atelier d’arredamento, Molteni&C|UniFor, Richard-Ginori, Rosenthal, Up&Up (oggi UpGroup). Per ripensare, venticinque anni dopo la sua scomparsa, l’eredità dell’architetto nella storia del design, il legame tra il disegno, l’oggetto e l’architettura, il rapporto con l’industria, i tecnici e le fabbriche del design – attraverso le preziose testimonianze di Morris Adjmi, Alberto Alessi, Ludovica Barassi, Alberto Ferlenga, Antonia Jannone, Daniel Libeskind, Bruno Longoni, Giorgio Pogliani, Paolo Portoghesi, Fausto Rossi, Chiara Spangaro. Collaborazione alla realizzazione delle interviste: Franco Raggi
Fotografia: Mattia Colombo | Riprese: Beniamino Barrese, Jacopo Loiodice, Marco Vitale | Editing: Silvia Biagioni | Montaggio: Greta Giussani | Musica originale: Andrea Laudante | Voce narrante: Sandro Lombardi.
Lingue: Italiano/English
Produzione: Muse Factory of Projects in partnership con Fondazione Aldo Rossi
Promosso da: Molteni Group
Durata: 40 minuti circa

5 LUGLIO 2022, ORE 18.00 | PROIEZIONE
Cinema Arlecchino, via San Pietro all’Orto 9 – Milano
Ingresso libero fino a esaurimento posti

Presenta Fulvio Irace, architetto, professore emerito al Politecnico di Milano e visiting professor all’Accademia di Architettura di Mendrisio, ha fatto parte del Collegio dei Docenti del corso di Dottorato in Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica del Politecnico di Torino e del Collegio dei Docenti del corso di Dottorato in Design del Politecnico di Milano. È tra i componenti del Board of Trustees della Fondazione Renzo Piano (Genova) e fa parte del comitato scientifico della Fondazione Museo di Brera.

Documentario: Aldo Rossi seconda parte di Carlo Scarpa e Aldo Rossi. Maestri di poesia e memoria (2020) a cura di Michael Obrist.
Carlo Scarpa e Aldo Rossi, due architetti estremamente diversi come formazione e visione, sono stati maestri di poesia e di memoria. La figura di Rossi, teorico e architetto, è raccontata attraverso filmati d’epoca inediti, immagini statiche e contemporanee e grazie agli interventi di Alberto Ferlenga, Margherita Guccione, Fulvio Irace, Pier Paolo Tamburelli, Mirko Zardini e Cino Zucchi.
Soggetto, sceneggiatura, regia: Francesco Conversano e Nene Grignaffini
Produzione: RAI Cultura | Realizzata da Movie Movie in collaborazione con Fondazione Aldo Rossi e MAXXI. Museo Nazionale Delle Arti del XXI Secolo. Collezione MAXXI Architettura. Archivio Aldo Rossi.
Durata: 59 minuti

Film: Ornamento e delitto (1973) di Aldo Rossi, Gianni Braghieri e Franco Raggi
Ornamento e Delitto è un film prodotto nel 1973 in occasione della XV Triennale di Milano. Il titolo è un omaggio ad Adolf Loos e la citazione dell’omonimo saggio dell’architetto viennese pubblicato nel 1908 Ornament und Verbrechen. Riproposto considerando il singolare contesto per il quale viene realizzato, il film rappresenta una preziosa testimonianza, un “documento” vitale per rileggere uno dei capitoli più importanti della cultura architettonica di fine Novecento, ma anche per porre qualche interrogativo a quella attuale. Realizzato nel 1973, insieme al libro Architettura razionale, che costituisce il catalogo della “Sezione internazionale di architettura” della XV Triennale di Milano e al quale è inscindibilmente legato, rappresenta l’enunciazione teorica del progetto della mostra, della quale Aldo Rossi è curatore e progettista. Ornamento e Delitto, in quanto assimilabile a “un saggio teorico, che si esprime attraverso un assemblaggio di immagini in movimento” è senza dubbio un documento unico e, oltre a una precedente proiezione degli anni novanta al Bonnefantenmuseum di Maastricht, è a lungo rimasto inedito sia per il grande pubblico che per quello di settore. Il ritrovamento della pellicola originale e la collaborazione tra Fondazione Aldo Rossi e il Laboratorio L’immagine ritrovata della Cineteca di Bologna hanno portato a una prima fase di restauro, promossa dalla Fondazione con il supporto di Alessi S.p.A. e Molteni&C.
Produzione: Triennale di Milano
Regia: Luigi Durissi
Durata: 43 minuti

13 SETTEMBRE 2022, ORE 18.00 | TALK – Gli oggetti dell’architetto
Museo del Novecento, piano terra
Piazza Duomo 8 – Milano
Ingresso gratuito con prenotazione

Interviene Domitilla Dardi, Senior Curator – Design MAXXI
La relazione tra design e architettura è sempre stata molto forte nella cultura progettuale italiana. Nel caso di Aldo Rossi in particolare è evidente come nella sua ideazione di oggetti e arredi sia sempre fondamentale la visione architettonica, soprattutto attraverso un costante lavoro sui concetti di tipologia, archetipo e scalarità. L’incontro con i produttori del design, inoltre, porta nella sua poetica un felice contatto con la grande serie e la relazione con un pubblico allargato.

20 SETTEMBRE 2022, ORE 19.00 | PROIEZIONE
Cinema Arlecchino, via San Pietro all’Orto 9 – Milano
Ingresso libero fino a esaurimento posti

Presentano Francesca Molteni, regista del documentario Aldo Rossi Design e Cino Zucchi, architetto, professore ordinario di Composizione Architettonica e Urbana alla Facoltà di Architettura e Società di Milano e docente al Dottorato di Progettazione Architettonica e Urbana. Visiting professor alla Syracuse University di Firenze e ETH di Zurigo.

Documentario: Aldo Rossi Design (2022) regia di Francesca Molteni e Mattia Colombo.
È il 16 giugno 1990, Palazzo Grassi a Venezia. Entrano gli ospiti in smoking, ad accoglierli ci sono l’Avvocato Gianni Agnelli e sua moglie Marella, accanto a Jay and Cindy Pritzker. “L’architettura, come tutta l’arte, è universale, come la scienza, come l’intelligenza, ma devo ammettere di essere preoccupato e anche molto orgoglioso che sia stato scelto un italiano quest’anno”, dice Gianni Agnelli. Aldo Rossi è, infatti, il primo architetto italiano a ricevere il Pritzker Architecture Prize.
Si apre così il documentario Aldo Rossi Design, realizzato in collaborazione con la Fondazione Aldo Rossi. Rari materiali e video d’archivio, testimonianze inedite, immagini e album di famiglia compongono, con gli scritti del grande architetto, la prima narrazione video dedicata a questo tema.
Un racconto corale che percorre disegni, progetti, prototipi, mobili e oggetti, presentati per la prima volta insieme, con i loro rimandi e analogie, nella mostra Aldo Rossi Design. 1960-1997, al Museo del Novecento di Milano dal 29 aprile al 2 ottobre 2022. La preparazione e l’allestimento del progetto espositivo diventano parte del racconto, come le due micro-architetture che già preludono alle dimensioni più intime e domestiche degli oggetti: il Teatro del Mondo (1979) e Le Cabine dell’Elba (1980 e 1982). Un mondo di oggetti d’affezione che, dal 1979, incontra la produzione industriale e di alto artigianato, con arredi e prodotti d’uso realizzati con Alessi, Artemide, Designtex, Bruno Longoni Atelier d’arredamento, Molteni&C|UniFor, Richard-Ginori, Rosenthal, Up&Up (oggi UpGroup). Per ripensare, venticinque anni dopo la sua scomparsa, l’eredità dell’architetto nella storia del design, il legame tra il disegno, l’oggetto e l’architettura, il rapporto con l’industria, i tecnici e le fabbriche del design – attraverso le preziose testimonianze di Morris Adjmi, Alberto Alessi, Ludovica Barassi, Alberto Ferlenga, Antonia Jannone, Daniel Libeskind, Bruno Longoni, Giorgio Pogliani, Paolo Portoghesi, Fausto Rossi, Chiara Spangaro. Collaborazione alla realizzazione delle interviste: Franco Raggi
Fotografia: Mattia Colombo | Riprese: Beniamino Barrese, Jacopo Loiodice, Marco Vitale | Editing: Silvia Biagioni | Montaggio: Greta Giussani | Musica originale: Andrea Laudante | Voce narrante: Sandro Lombardi.
Lingue: Italiano/English
Produzione: Muse Factory of Projects in partnership con Fondazione Aldo Rossi
Promosso da: Molteni Group
Durata: 40 minuti circa

Film: Ornamento e delitto (1973) di Aldo Rossi, Gianni Braghieri e Franco Raggi
Ornamento e Delitto è un film prodotto nel 1973 in occasione della XV Triennale di Milano. Il titolo è un omaggio ad Adolf Loos e la citazione dell’omonimo saggio dell’architetto viennese pubblicato nel 1908 Ornament und Verbrechen. Riproposto considerando il singolare contesto per il quale viene realizzato, il film rappresenta una preziosa testimonianza, un “documento” vitale per rileggere uno dei capitoli più importanti della cultura architettonica di fine Novecento, ma anche per porre qualche interrogativo a quella attuale. Realizzato nel 1973, insieme al libro Architettura razionale, che costituisce il catalogo della “Sezione internazionale di architettura” della XV Triennale di Milano e al quale è inscindibilmente legato, rappresenta l’enunciazione teorica del progetto della mostra, della quale Aldo Rossi è curatore e progettista. Ornamento e Delitto, in quanto assimilabile a “un saggio teorico, che si esprime attraverso un assemblaggio di immagini in movimento” è senza dubbio un documento unico e, oltre a una precedente proiezione degli anni novanta al Bonnefantenmuseum di Maastricht, è a lungo rimasto inedito sia per il grande pubblico che per quello di settore. Il ritrovamento della pellicola originale e la collaborazione tra Fondazione Aldo Rossi e il Laboratorio L’immagine ritrovata della Cineteca di Bologna hanno portato a una prima fase di restauro, promossa dalla Fondazione con il supporto di Alessi S.p.A. e Molteni&C.
Produzione: Triennale di Milano
Regia: Luigi Durissi
Durata: 43 minuti

4 OTTOBRE 2022, ORE 18.00 | TALK – Aldo Rossi, Milano, Il Duomo e l’anima della città
Museo del Novecento, piano terra
Piazza Duomo 8 – Milano
Ingresso gratuito con prenotazione

Interviene Claudia Tinazzi, ricercatrice al Politecnico di Milano Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito.

Claudia Tinazzi racconta del profondo legame tra Aldo Rossi e la sua città – Milano – che passa attraverso le architetture da lui costruite sul territorio, quelle non realizzate, i disegni e gli scritti che restituiscono un’importante itinerario tra realtà, progetto e immaginazione. Un racconto fatto per tappe, sostenuto dalle stesse parole di Rossi, prova a restituire cronologicamente i progetti di Rossi per Milano, ma anche quel catalogo di oggetti di affezione presi dalla città e dall’osservazione dei luoghi che diventano forme di significato capaci di dar vita ad un’architettura della memoria lombarda.

19 OTTOBRE 2022, ORE 18.00 | PROIEZIONE
Museo del Novecento, piano terra
Piazza Duomo 8 – Milano
Ingresso gratuito con prenotazione

Presenta Francesca Molteni, regista del documentario Aldo Rossi Design

Proiezione di Aldo Rossi Design (2022), regia di Francesca Molteni e Mattia Colombo.
È il 16 giugno 1990, Palazzo Grassi a Venezia. Entrano gli ospiti in smoking, ad accoglierli ci sono l’Avvocato Gianni Agnelli e sua moglie Marella, accanto a Jay and Cindy Pritzker. “L’architettura, come tutta l’arte, è universale, come la scienza, come l’intelligenza, ma devo ammettere di essere preoccupato e anche molto orgoglioso che sia stato scelto un italiano quest’anno”, dice Gianni Agnelli. Aldo Rossi è, infatti, il primo architetto italiano a ricevere il Pritzker Architecture Prize.
Si apre così il documentario Aldo Rossi Design, realizzato in collaborazione con la Fondazione Aldo Rossi. Rari materiali e video d’archivio, testimonianze inedite, immagini e album di famiglia compongono, con gli scritti del grande architetto, la prima narrazione video dedicata a questo tema.
Un racconto corale che percorre disegni, progetti, prototipi, mobili e oggetti, presentati per la prima volta insieme, con i loro rimandi e analogie, nella mostra Aldo Rossi Design. 1960-1997, al Museo del Novecento di Milano dal 29 aprile al 2 ottobre 2022. La preparazione e l’allestimento del progetto espositivo diventano parte del racconto, come le due micro-architetture che già preludono alle dimensioni più intime e domestiche degli oggetti: il Teatro del Mondo (1979) e Le Cabine dell’Elba (1980 e 1982). Un mondo di oggetti d’affezione che, dal 1979, incontra la produzione industriale e di alto artigianato, con arredi e prodotti d’uso realizzati con Alessi, Artemide, Designtex, Bruno Longoni Atelier d’arredamento, Molteni&C|UniFor, Richard-Ginori, Rosenthal, Up&Up (oggi UpGroup). Per ripensare, venticinque anni dopo la sua scomparsa, l’eredità dell’architetto nella storia del design, il legame tra il disegno, l’oggetto e l’architettura, il rapporto con l’industria, i tecnici e le fabbriche del design – attraverso le preziose testimonianze di Morris Adjmi, Alberto Alessi, Ludovica Barassi, Alberto Ferlenga, Antonia Jannone, Daniel Libeskind, Bruno Longoni, Giorgio Pogliani, Paolo Portoghesi, Fausto Rossi, Chiara Spangaro. Collaborazione alla realizzazione delle interviste: Franco Raggi
Fotografia: Mattia Colombo | Riprese: Beniamino Barrese, Jacopo Loiodice, Marco Vitale | Editing: Silvia Biagioni | Montaggio: Greta Giussani | Musica originale: Andrea Laudante | Voce narrante: Sandro Lombardi.
Lingue: Italiano/English
Produzione: Muse Factory of Projects in partnership con Fondazione Aldo Rossi
Promosso da: Molteni Group
Durata: 40 minuti circa

4 NOVEMBRE 2022, ORE 18.00 | TALK Piccole e grandi architetture
Museo del Novecento, piano terra
Piazza Duomo 8 – Milano
Ingresso gratuito con prenotazione

Interviene Alberto Ferlenga, architetto e docente, Rettore dell’Università Iuav a Venezia (2015-2021); curatore del settore architettura della Triennale (2012-2017) e Accademico di San Luca dal 2019. Redattore di “Lotus” e “Casabella”, autore di monografie per Electa su Rossi, Plecnik, Van der Laan, Pikionis. Tra le molte mostre, ha recentemente curato la personale su Rossi al MAXXI.

Alberto Ferlenga affronta il tema della “indifferenza alla scala” tipico dell’approccio progettuale di Aldo Rossi e l’attenzione ai contesti che ne consegue, si tratti della città e del paesaggio o degli interni domestici. Il punto di partenza sarà la formazione dell’architetto nella fase della Ricostruzione italiana in quell’ambiente architettonico milanese in cui ideologia, arte e design si mescolano di continuo creando continui intrecci e moltiplicazioni di senso. Verrà considerato, quindi, il progressivo affermarsi dell’Aldo Rossi architetto, studioso della città e docente, ma anche il suo avvicinamento al design, grazie a “compagni di strada” e amici come Luca Meda. Verrà considerata la particolarità di un approccio in cui architetture e oggetti domestici, prima di diventare reali, si confrontano di continuo in disegni-scenario che hanno sempre come fine la costruzione di un racconto in cui lo straniamento, compreso quello derivante dai salti di scala, ha il valore di espediente tecnico per aumentare l’espressività delle cose.