Progetto di Ricostruzione del Teatro La Fenice

Venezia, 1997

Molte le opinioni sulla ricostruzione della Fenice, anzi sul problema del teatro della Fenice.
Ma ogni problema è singolare ed è sciocco ridurlo o riportarlo al problema dei centri storici in generale, come sembrerebbe a prima vista.
La Fenice, come si dirà più avanti è “Un ritratto di famiglia con interno” secondo il titolo viscontiano e ancora il teatro di “Senso”, con le divise bianche degli ufficiali austriaci, il tricolore e attorno un torbido mondo di relazioni. Una interpretazione come un’altra perché in realtà come ha scritto James “Di Venezia non vi è più nulla da dire”.
Ma se non vi è più nulla da dire, non vi è nemmeno più nulla da costruire. Da questo punto di vista il “come era e dove era” ha molte giustificazioni; ma se è possibile costruire “dove era” non credo sia possibile costruire “come era”. Anche se questo progetto si attiene fedelmente al bando non può ricreare quel ritratto di famiglia che solo l’architettura del tempo – e un’impronta personale – possono dare. Ma è anche vero che architetture ricostruite – penso al Mont Saint Michel, al teatro di Nîmes é altre – hanno già acquistato una storia e costruito un paesaggio. Per questi motivi principalmente io e i miei compagni abbiamo voluto affrontare il restauro della Fenice.
Il leggendario uccello (che ci sia ognun lo dice/dove sia nessun lo sa) è nato più volte dalla sua cenere e sorgerà ancora.
Noi abbiamo introdotto poche note: ad esempio una Sala Nuova, che ha per fondo un frammento della basilica palladiana / non solo perché è bella ma anche perché riproduce quell’interno del mondo veneto, quasi il tentativo di ricomporre nell’edificio un mondo veneziano tra storia e invenzione.
L’insieme è il restauro dove ognuno vi avrà posto non solo le proprie abilità ma anche qualche accento personale.
L’architettura è fatta di tante cose, e vi lavorano tante persone; forse il teatro è l’espressione più convincente di tutto questo. L’architetto è solo il regista di questo insieme.
Per questo abbiamo lavorato alla ricostruzione della Fenice / non per rimediare ad un disastro ma per ricreare un monumento di Venezia.
Una ricostruzione importante anche se contenuta nell’affermazione dello scrittore inglese. Qualcosa vi sarà sempre da dire come questa opera dimostra.